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Omeopatia vs placebo

Lo dico subito a scanso di equivoci: placebo batte omeopatia 20.000 a zero!

Innanzitutto è dimostrato che il placebo funziona anche quando il paziente sa di star assumendo un placebo e questo è di per sè straordinario.
Qualcuno potrebbe pensare che a maggior ragione possa funzionare un prodotto omeopatico.

Partiamo dall'inizio con un esempio: Arnigel è un prodotto omeopatico a base di "Arnica Montana TM" (non saprei se "TM" sta per "Trade Mark") la cui composizione per 100g di prodotto è:

4, 00 gr di Arnica Montana TM

STOP!
Poi sulla con fezione si legge: Eccipienti: q.b.

COME SAREBBE A DIRE Q.B.?????? Che è una ricetta per un dolce???
Ma stiamo scherzando??? Arnigel è stato consigliato dal farmacista per mio figlio quando aveva sei mesi. Io dovrei dare a mio figlio il 96% di qualcosa che non mi dici cosa sia?????

A questo punto meglio il placebo! Solo che a sei mesi il placebo non serve perché il pupetto è ancora troppo piccolo.

Torniamo al dilemma originario: omeopatia vs placebo.

Per decidere l'ambito di utilizzo di un principio attivo l'omeopatia ne prescrive l'assunzione in quantità infima, diciamo lo 0,001%, per qualche settimana.
Durante queste settimane il campione, diciamo 100 persone per fare cifra tonda, si annota tutti i disturbi che gli sono capitati, dal leggero mal di testa al gonfiore alle ginocchia alla tendinite al polso, ... tutto, anche se per qualche ora.
Al termine del periodo di osservazione si raccolgono tutti e soli i dati delle persone che hanno annotato qualcosa e si decide che quel principio attivo e valido per tutti quei disturbi.
Il punto è che è sufficiente che anche solo uno dei disturbi sia stato rilevato per poco tempo e da una sola persona del campione, senza associazione alcuna con possibili altre cause, che il principio attivo vale anche per quel disturbo che, nella migliore delle ipotesi, ha riguardato l'1% del campione, verosimilmente molto meno.

Dal punto di vista scientifico il risultato è semplicemente nullo.

In più aggiungiamoci che il prodotto viene venduto con una percentuale di principio attivo molto più bassa, tipo il 0,0001%, quindi moooolto meno di quella somministrata nel periodo di "test".

La domanda è quindi: perché devo spendere 10 euro per un prodotto di cui non posso conoscere la composizione e su cui sono sicuro non ci sia rilevanza scientifica?

Almeno un placebo non costa quanto un prodotto omeopatico e fa quello che dice.

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