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Rettifica della tastiera della chitarra

Quello che voglio condividere oggi riguarda la rettifica della tastiera della mia stupenda Telecaster.

Innanzitutto occorre spiegare cosa è una rettifica e perché si fa.
Una rettifica è un'aggiustamento della tastiera affinchè sia perfettamente usabile e precisa. Va da sè che deve essere effettuata nel momento in cui la tastiera non è precisa, ciò accade quando è stata usata molto ed i tastini sono consumati, oppure anche solo all'acquisto della chitarra perché, sappiatelo, quasi nessuna chitarra esce dalla fabbrica con la tastiera fatta per bene, occorre quasi sempre metterci mano.

Per rettificare una tastiera occorre molta attenzione perché il rischio di fare danno è sempre in agguato e benché non sia difficilissimo vi consiglio di dare la vostra chitarra del cuore solo a mani esperte.

Nel mio caso le mani esperte a cui mi sono affidato sono quelle di un noto liutaio bolognese, anzi, notissimo, come noti e cordiali sono i dipendenti del negozio di riferimento, compresi i suoi figli su cui posso esprimere solo giudizi positivi. Le voci sul liutaio invece sono discordanti. Io però mi sono sempre trovato bene, per lo meno quando mi ha fatto il lavoro per il pickup strato al ponte e per altre piccole amenità.

Fatta questa premessa passo alla mia esperienza.

Il "difetto" della tastiera era un fastidioso ronzio su alcuni tasti. Non il solito "frigge" perché a quello so porre rimedio, ma qualcosa in più che rendeva la chitarra molto simile ad un sitar.

Immaginate il mio stupore quando una chitarra del 1986 sempre perfetta (su cui molti hanno espresso giudizi positivi) ha iniziato a dare problemi. Inutile alzare le corde, limare un pochetto le selle o altro. Inutile!

La porto dal liutaio il martedì; mi dice essere particolarmente impegnato e che forse per sabato non riuscirà a metterci mano. Mi dice quanto viene e ci salutiamo con l'accordo che l'avrei chiamato al venerdì.

Il venerdì la chitarra era già pronta e vado a ritirarla (lasciamo perdere il fatto che il sabato pomeriggio è il giorno peggiore per andare in un negozio di strumenti musicali) ed il liutaio, gentilissimo, mi accende un bell'ampli per provare la chitarra e mi spiega cosa ha fatto, premettendo che dopo 24 anni devo inizare a pensare che i tastini prima o poi dovranno essere, giustamente, sostituiti.

Le corde sono bassissime, i tastini tutti a livello, la tastiera non è stata scalfita dal lavoro, le selle sono state un po' limate, le chiavi sono state strette ed il capotasto pulito. Insomma proprio un bel lavoro.

AZZ! All'ottavo tasto ed un pochetto anche al nono della seconda corda + al dodicesimo della terza sento ancora un po' di sitar!

AZZ 2! Non convintissimo, ma sapendo che non si poteva, forse, fare nient'altro, vado a pagare e scopro che il prezzo pattuito, già non bassissimo, era IVA esclusa!
Al momento di pagare, visto che ero un po' impreparato alla sorpresa, chiedo se mi poteva venire incontro. Il liutaio, invece di scontarmi qualcosa, mi ha tolto l'IVA, facendomi ritare fuori dal portafogli quanto c'eravamo detti, senza contare il 20% in più.

Quindi, riepilogando:

  1. la chitarra aveva un difetto abbastanza evidente in più punti
  2. il liutaio aveva omesso di dirmi che al preventivo (a voce) bisognava aggiungere il 20%
  3. il lavoro secondo me è decisamente buono
  4. i tempi di consegna sono stati più che rispettati
  5. la chitarra ha comunque un piccolo, non evidente difetto (che però mi rode ...sempre perché è stata perfetta per 24 anni)
  6. alla prima voce di richiesta di venirmi incontro sul prezzo, magari senza che il liutaio ne fosse particolarmente contento, sono stato accontentato

 

A questo punto il mio consiglio è: chiedete sempre il preventivo e chiedete se è netto, andate già con l'idea di quale sarà il tipo di lavoro da fare così che possiate verificare subito la bontà dello stesso (internet esiste anche per questo), andate a chiedere sapendo l'obiettivo da raggiungere (nel mio caso tornare al suono originale) lasciando decidere al liutaio come raggiungerlo.

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