Alfresco, pro e contro (secondo me)
Alfresco è (nato come) un Document Management System (sistema per la gestione dei documenti) che la fa da padrone nel mercato dei DMS, ad occhio anche perché è open source.
Ci sviluppo oramai da qualche anno; magari non posso dire di conoscerlo fino all'ultima riga di codice, ma ho decisamente incontrato molte delle sue caratteristiche che qui andrò ad elencare dividendole in quelle che reputo positive e quelle che invece non me lo fanno piacere.
PRO
- E' estremamente flessibile. Permette praticamente tutte le operazioni che vi vengono in mente, o che per lo meno sono venute in mente ai miei clienti.
- Open source e gratuito nella versione Community.
- E' scritto in Java, quindi portabile su tutte le piattaforme.
- Gira sui DB più diffusi, anche se devo dire che l'ho testato per bene solo su MySQL e Oracle.
- Utilizzabile da remoto o con la sua interfaccia. Alfresco infatti permette di essere utilizzato come solo repository documentale, lasciando la possibilità di creare proprie interfacce ai documenti.
- Consente di base molte operazioni sui documenti come il versionamento, la classificazione, la gestione di regole e di azioni ed altro configurabile.
- Può mappare direttamente un file system o interfacciarsi col protocollo IMAP per essere alimentato via email e non solo.
Per ora direi che queste sono le caratteristiche che per prime mi vengono in mente a favore di Alfresco.
Ora passiamo alle note dolenti.
CONTRO
- E' estremamente flessibile. Si, una delle sue caratteristiche positive è anche una negativa. Semplicemente lo è troppo e, spesso, senza possibilità di controllo da parte dell'utente, per esempio segnalando errori od incongruenze.
- Non è tipizzato. Sebbene sia possibile associare un insieme di attributi ai documenti, se si sbaglia il nome dell'attributo, o se se ne aggiunge uno non contemplato nel modello, Alfresco non rilancia nessuna segnalazione.
Capite come questo possa spiazzare e rendere lo sviluppo un vero inferno. - Convention over configuration è un motto di Ruby on Rails, ma nel caso di Alfresco viene preso troppo alla lettera. Per esempio è possibile associare Gruppi per le ACL sui documenti, ma il nome del Gruppo deve avere come prefisso "GROUP_", altrimenti viene associata una proprietà di tipo gruppo anche se il gruppo non esiste.
- Configuration over convention ovvero, oltre alle convenzioni, Alfresco non ti solleva dalla configurazione che, spesso, è molto dispersiva.
- E' invasivo perché richiede che vengano aggiunte cartelle e configurazioni ad un livello più alto della semplice web application, per esempio inserendole sotto tomcat/shared
- In ambiente cluster non tiene gli indici sui documenti cioè potrebbero non essere allineati tra i diversi nodi, fornendo risultati non congrui con la ricerca effettuata.
- A fronte di ricerche con risultati numericamente rilevanti non applica correttamente le ACL dando quindi nel risultato anche i file a cui l'utente non può accedere. Non è consentito aprire il file, ma se il suo nome è rilevante, per esempio è la compilazione di una richiesta di malattia, può rappresentare un problema.
- Nelle API remote attraverso web services non mantiene la sessione utente anche quando è attesa che venga mantenuta.
Per ora mi fermo qui.
Alfresco rimane uno strumento potente e pieno di funzionalità, ma che può lasciare a tratti troppa libertà di azione e che comunque necessità di una conoscenza molto approfondita prima di poterne avere l'illusione del controllo.
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